Il 21 febbraio 2018 è stata approvata in commissione ITRE, in prima lettura, la risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla preparazione ai rischi nel settore dell’energia elettrica e che abroga la direttiva 2005/89/CE (COM(2016)0862 – C8-0493/2016 – 2016/0377(COD)). La prima dimensione delle cinque che formano la strategia dell’Unione dell’energia mira a rafforzare la sicurezza e la solidarietà tra gli Stati membri, mentre la seconda è volta a garantire una piena integrazione del mercato interno dell’energia. Contrariamente a tali principi, al momento la gestione dei rischi relativi all’energia è disciplinata quasi esclusivamente dalle legislazioni e dai regolamenti tecnici in vigore in ciascuno Stato membro. Come conseguenza della lacuna normativa causata dalla mancanza di disposizioni dell’UE, le crisi dell’energia elettrica (come ad esempio quella che ha colpito la Bulgaria, la Grecia e la Romania nel gennaio 2017) danneggiano le economie interessate, pregiudicano la sicurezza pubblica, arrecano danno ai consumatori esposti a un aumento dei prezzi e ostacolano la solidarietà e la cooperazione tra gli Stati limitrofi. Al fine di colmare tale lacuna, è necessario che l’Unione europea predisponga un quadro ambizioso volto a individuare, valutare, preparare, gestire, monitorare e condividere informazioni in merito alle crisi dell’energia elettrica. In considerazione del mercati e dei sistemi dell’energia elettrica odierni, sempre più interconnessi a livello transfrontaliero e sempre più decentrati, è necessario assicurare un elevato livello di cooperazione tra tutti i soggetti interessati, sia all’interno degli Stati membri sia a livello transfrontaliero. La metodologia comune per l’individuazione e la valutazione delle situazioni di significativa penuria di energia elettrica costituisce uno degli elementi cruciali per garantire il necessario livello di preparazione su scala regionale in termini di gestione delle crisi dell’energia elettrica. Occorre inoltre chiarire il ruolo e le responsabilità degli attori coinvolti e risulta imperativo realizzare strutture appropriate per garantire una cooperazione efficace tra tutte le parti interessate. La Commissione propone che, in caso di crisi dell’energia elettrica, gli Stati membri si offrano mutualmente assistenza per prevenire o attenuare gli effetti di tale situazione. Il relatore condivide fermamente tale proposta e suggerisce che le valutazioni relative alla fattibilità di assistere uno Stato membro limitrofo dovrebbero essere limitate agli aspetti tecnici, e che i meccanismi di compensazione, se possibile, dovrebbero essere definiti ex ante, o nelle fasi iniziali della crisi, così da evitare disaccordi ex post. A tale proposito, le norme non di mercato dovrebbero essere ammissibili solo se le norme di mercato rischiano di inasprire ulteriormente una situazione di crisi.
Ivan Catalano