Farmacovigilanza e principio di precauzione

La politica dovrebbe ripristinare la profilassi vaccinale come terapia preventiva raccomandata, al fine di lasciare la Libera Scelta al cittadino.

Il principio di precauzione è il criterio adottato da istituzioni governative e scientifiche in base al quale vengono sospese quelle attività e produzioni dell’uomo per le quali non sia possibile escludere una loro potenziale influenza dannosa sull’ambiente.

In questa legislatura ho fatto parte della 4° commissione di inchiesta sull’uranio impoverito. Come filone di indagini aveva, tra i tanti, la profilassi vaccinale militare e lo studio dei componenti dei vaccini, in relazione alle malattie neoplastiche e linfoproliferative cui militari sono soggetti durante il loro servizio. Come Vice-presidente della commissione mi è stato assegnato il compito di coordinare i lavori su questo tema. Dal 2015 fino al 8 febbraio 2018, abbiamo prodotto ben due relazioni: Intermedia e finale. La commissione ha rilevato che, al termine della profilassi militare completa, viene inoculata tramite i vaccini una quantità di composti di Alluminio preoccupante, da 2,92 a 8,63 mg.

Le case farmaceutiche indicano nei fogli illustrativi dei vaccini con la presenza di alluminio, di verificarne l’ipersensibilità. Come noto alla comunità scientifica internazionale gli effetti di tossicità sull’uomo riguardano il sistema nervoso centrale. Nei bambini con forme di autismo sono stati trovati quantitativi di Alluminio nel cervello con concentrazioni da 3 a 8,5 μg / g di peso di cervello secco.

Sulla base del principio di precauzione e alla luce degli elementi raccolti, la Commissione conferma che vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative, e altre patologie (es. quelle autoimmuni), e la somministrazione dei vaccini secondo la profilassi vaccinale militare. La Commissione ritiene di non poter escludere il nesso di causa.

La domanda che ci poniamo è: perché si fa tanto clamore sui movimenti che chiedono trasparenza e chiarezza sui vaccini e li si etichetta tutti novax per convenienza comunicativa, quando i movimenti per la Libera Scelta, altro non fanno che chiedere di poter valutare, laddove c’è rischio, di poter scegliere di non fare la profilassi vaccinale? Perché non si vuole riconoscere il principio di precauzione su questi farmaci quando su altri prodotti autorizzati viene usato?

Vorrei citare qui il caso dei liquidi di contrasto per le risonanze magnetiche che usano il Gadolinio, noto metallo pesante. Il 21 luglio 2017, Aifa trasmette la comunicazione dell’EMA con cui sospende l’autorizzazione all’immissione in commercio a quei prodotti usati come contrasti che contengono questo materiale, affermando che: Le raccomandazioni – confermate dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA – fanno seguito ad una revisione che ha rilevato che a seguito dell’uso di agenti di contrasto a base di gadolinio si ha accumulo di gadolinio nei tessuti cerebrali. Non esiste attualmente alcuna evidenza che i depositi di gadolinio nel cervello abbiano causato danni ai pazienti; tuttavia l’EMA ha raccomandato restrizioni per alcuni mezzi di contrasto lineari per uso endovenoso in modo da prevenire qualsiasi rischio potenzialmente [leggasi principio di precauzione ndr] associato con l’accumulo di gadolinio nel cervello. Tali medicinali verranno sospesi in Italia a partire dal 28 febbraio 2018. In realtà gli studi scientifici ci sono e uno degli ultimi e più completi è questo: Gadolinium retention after administration of contrast agents based on linear chelators and the recommendations of the European Medicines Agency.

Se Aifa ed EMA, ma anche L’Istituto Superiore di Sanità, fossero seri e dalla parte dei cittadini, italiani ed europei, dovrebbero subito prendere in mano la relazione della commissione di inchiesta e, sulla base dei dati e delle conclusioni evidenziate, prendere le dovute precauzioni, chiedendo all’industria farmaceutica uno sforzo verso la produzione di vaccini sicuri. Al contempo la politica dovrebbe ripristinare la profilassi vaccinale come terapia preventiva raccomandata, al fine di lasciare la Libera Scelta al cittadino.

Ivan Catalano

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