Nei seggiolini anti-abbandono c’è un rischio sottovalutato

Come funziona il seggiolino : qui è possibile leggere la versione mandata in Europa, in attesa di leggere il testo definitivo. Sappiamo già che il consiglio di stato ha chiesto di estendere fino ai 10 anni ed oltre (ovvero fino ai 1,50 m di statura) l’obbligo.


Il seggiolino anti-abbandono funziona tramite un dispositivo collegato a un sensore, connesso a sua volta tramite Bluetooth allo smartphone del genitore. Quando quest’ultimo scende dalla macchina, chiudendola, la connessione si disattiva e parte automaticamente un messaggio d’allarme verso il suo cellulare. Nel caso in cui questo sia silenziato, il dispositivo invierà dei messaggi d’allarme agli altri dispositivi collegati, presumibilmente quelli di altri familiari del bimbo.

All’allegato A, punto 1 lettera e) il testo prevede che Il dispositivo antiabbandono deve essere in grado di attivare il sistema di comunicazione indicato al successivo punto 2, lettera f). A sua volta la lettera d) prevede che: I dispositivi antiabbandono debbono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate ad almeno 3 diversi numeri di telefono;

Al bambino per tutto il tempo del viaggio, da pochi mesi fino a 10 anni e oltre, avrà un cellulare attaccato al suo corpo per la sua sicurezza. Qualcuno ha analizzato il rischio sulla salute del minore?

Non saprei.. ma così ad occhio non credo sia stato valutato. Io lo avrei fatto. Anche se la trovo una norma assurda a priori.

Stay Tuned

Ivan Catalano

Modificazione Genetica, tra etica e scienza

Rischio morte prematura per le bimbe cinesi geneticamente modificate contro HIV

Le bambine cinesi geneticamente modificate per resistere all’HIV potrebbero morire prima del previsto. Gli scienziati hanno valutato le conseguenze della mutazione del gene CCR5 e hanno scoperto che incrementa il rischio di morte prematura. Vediamo insieme cosa c’è da sapere su questo controverso esperimento genetico.

Leggi la notizia

Prendo spunto da questa notizia per fare una riflessione dal punto di vista etico della modificazione del DNA umano mediante tecnologia CRISPR.
A mio avviso stiamo raggiungendo il traguardo del futuro distopico che negli anni i film e i cartoni di animazione giapponese ci hanno mostrato:

Intelligenza artificiale;
Modifica del DNA umano;
Utero artificiale;
Integrazione Uomo/Macchina;
Grande Fratello;

Dove vogliamo portare la nostra specie? Allo scenario apocalittico dove le macchine intelligenti si rivolteranno al loro creatore? Oppure alla completa disumanizzazione della specie, dove saranno delle macchine a coltivare generazioni di esseri umani?

Comprendo che le frontiere dello spazio porteranno inevitabilmente la specie umana a fare un salto evolutivo, ma la fretta di evolvere, senza decidere le implicazioni etiche nell’agire scientifico, dove ci porteranno?

Ivan Catalano

Annunciata la petizione per chiedere la modifica della Legge 210/92

Buongiorno a tutti.

Martedì 20 novembre 2018, è stato dato l’annuncio in Aula alla Camera dei Deputati, del deposito della mia petizione, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, per la modifica del testo della Legge sul riconoscimento dell’indennizzo da danno da Vaccino.
Durante le indagini della Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito della Legislatura 17°, di cui sono stato Vicepresidente, sono stati molti i racconti di malfunzionamento del sistema di indennizzo. Lo scopo di questa modifica è quello di creare degli automatismi per riconoscere l’indennizzo almeno per quelle reazioni avverse censite, riconoscere la concausa delle vaccinazioni a danni non direttamente correlabili e la possibilità di sistemare il problema legato alle domande presentate fuori tempo massimo.

La potete leggere qui: Testo della petizione

Ivan Catalano

Dall’Europa nuove regole per i farmaci emergenziali

Giovedì 25 ottobre è stato approvato al Parlamento Europeo una revisione del regolamento (CE) n. 726/2004 che istituisce procedure comunitarie per l’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario. Nulla di strano diremmo, ma l’introduzione dell’articolo 14 bis mi lascia alquanto perplesso:

“Articolo 14 bis

1. In casi debitamente giustificati, per rispondere a esigenze mediche insoddisfatte dei pazienti, può essere rilasciata un’autorizzazione all’immissione in commercio, prima della presentazione di dati clinici dettagliati, per medicinali volti a trattare, prevenire o diagnosticare malattie gravemente invalidanti o potenzialmente letali, a condizione che i benefici derivanti dalla disponibilità immediata sul mercato del medicinale in questione superino il rischio dovuto al fatto che sono tuttora necessari dati supplementari. In situazioni di emergenza l’autorizzazione all’immissione in commercio di tali medicinali può essere rilasciata anche in assenza di dati preclinici o farmaceutici completi.

La lettura di questo articolo mi sembra in linea con ciò che sta succedendo in campo vaccinale e sembrerebbe dare copertura legislativa alla produzione di vaccini sperimentali per le cosiddette “emergenze“.

Dicono che per i vaccini valgono le stesse regole che per i farmaci normali, sarà vero? Sarà sempre così? Io qua già vedo una corsia preferenziale.

Se poi consideriamo che la ricerca farmaceutica sta andando verso i farmaci biotecnologici, con grossi problemi di purificazione, come faranno a testarli dato che saranno farmaci personalizzati? Cioè fatti apposta per quella persona.

Questa norma sembra fatta per sostenere la nascita di questi nuovi farmaci come gli anticorpi monoclonali e i nuovi vaccini biotecnologici.

Ad oggi c’è già una linea guida dedicata ai farmaci “particolari” che prevede una deroga presente nell’articolo 14 comma 8 del regolamento 726/2004. Pare che non sia sufficiente.

Mi vien da chiedere è nato prima l’uovo o la gallina (Regolamentazione o Lobby Farmaceutica)?

Ivan Catalano

#DDL770: Audizione di #IoVaccino

Il ciclo di audizioni in merito al DDL770 è cominciato. Il Presidente della Commissione Sileri ha comunicato che sono oltre 70 le richieste di audizioni accolte. Nella giornata del 30 ottobre 2018, è stata ascoltata l’associazione di #IoVaccino. Vorrei analizzare con voi i loro documenti depositati.

Nel file di Presentazione l’associazione ha puntato a ribadire quelli che sono i suoi caratteri ideologici:

In pratica, a parte che chi espone dei dubbi porta argomentazioni scientifiche e valutazioni mediche a corredo con bibiliografia scientifica relativa, il resto dei punti è un manifesto sono palesamente in contrasto con l’articolo 32 della costituzione che afferma che lo stato può imporre un trattamento obbligatorio, ma senza ledere la dignità dell’individuo, il che vuol dire che deve fare in modo di tutelare la sua salute il più possibile: ovvero il principio di precauzione. Gli esami pre-vaccinali, non solo esistono, ma vengono richiesti dall’industria farmaceutica e servono a dare indicazioni al medico se effettuare o meno la vaccinazione su un paziente con problemi specifici e non sono elencati nei nomi ma nelle finalità.  Alcuni pazienti non hanno mai avuto modo di valutare il loro sistema immunitario o le loro allergie e intolleranza, quindi occorre fare delle valutazioni preliminari prima della vaccinazione, per tutelare chi è più debole dalle reazioni avverse evitabili. I vaccini monocomponente, forse intendevano monovalenti, sono da preferire ai polivalenti, primo perché le vaccinazioni fatte antigene per antigene sono più sicure, consentono di verificare le reazioni e di correlarle meglio, e poi perché se si vaccina per una malattia di cui il paziente gode di immunità naturale, si vanno a sostituire gli anticorti naturali con quelli vaccinali che sono di durata inferiore. Infine si va a stimolare il sistema immunitario inutilemente espondolo a rischi di reazione avversa evitabili. Se posso evitare un rischio perché non farlo?

Nella seconda slide  invece troviamo le solite considerazioni, chiaramente  non sono da bibbliografia scientifica (salvo poi chiederla agli altri), che puntano ad affermare la necessità delle vaccinazioni e dei vaccini nella storia (ignorando i grafici e le serie storiche), insistendo sul fatto che la propaganda antivaccinista (chissà perché le famiglie di danneggiati da vaccino sono contro le vaccinazioni, difficile dare una risposta) ha avuto modo di diffondersi grazie alla rete, quando in realtà è la propaganda vaccinista (e qui che non sappiamo il perché viene fatta e da chi è sostenuta, anche se un’idea ce l’abbiamo) ad essere esplosa.

Nella terza slide invece, c’è un vero e proprio manifesto di intolleranza incostituzionale, di non rispetto delle libertà altrui. Vogliono poter decidere per te sempre e comunque, ignorando che la salute è un diritto personale: “Tutta la comunità deve essere protetta: se è necessario l’obbligo vaccinale, sia esteso a tutte le scuole di ogni ordine e grado, sia esteso a tutto il personale sanitario che opera nel SSN (come dipendente o in convenzione)“. Ignorano completamente che i vaccini monovalenti sono presenti sul mercato, ma sopratutto è la domanda a generare l’offerta, e non il contrario, quindi se il pubblico chiede il mercato fa: “No a richieste scientificamente ngiustificate, come l’introduzione dei vaccini monocomponente non presenti sul mercato. I vaccini combinati rappresentano un’innovazione importante e sono fatti nell’interesse del bambino che così riduce il numero di iniezioni.“, la loro preoccupazione è il numero di punture. Affermazioni del tipo: “La legge deve considerare la tutela della collettività al di sopra della “libertà” dei singoli” da cosa nascono? Sono gravi e sono preoccupanti da un punto di vista democratico. La salute collettiva non esiste, è una astrazione statistica, un indice per valutare gli investimenti in sanità, è usato in costituzione solo per casi di vera emergenza dove a rischio, serio e verificabile, c’è una grossa fetta della popolazione, ma che non può essere definita astrattamente con “tutta”. Poi vogliono “ordine e disciplina“, vogliono imporre il loro pensiero bloccando quello altrui: “Monitoraggio dei gruppi antivax e dei medici a cui fanno riferimento. Le istituzioni pubbliche devono impegnarsi per evitare ogni tipo di supporto (patrocini, sponsorizzazioni, etc.) a tali gruppi, riconoscendo il danno alla salute pubblica posto in essere. Gli Ordini provinciali dei Medici devono vigilare attentamente, ponendo in essere tutti gli strumenti atti alla tutela della onorabilità della professione medica“, togliere i patrocinio? Ma il patrocinio si da per manifestazioni coerenti con la costituzione della repubblica, mica per manifestazioni coerenti al manifesto di iovaccino.

La quarta slide è una testimonianza, e alle testimonianze si porta sempre rispetto. Però bisogna distinguere quando una testimonianza chiede libertà di scelta, che include il diritto a vaccinarsi per chi vuole, ha paura o semplicemente ne sente la necessità o viene convinto da altri a farlo (per sua ignoranza e senza avere le competenze anche), da una testimonanza usata per chiedere limitazione della libertà, perché non include la posizione dell’altro, anzi lo vede come un pericolo per se stesso. Ma gli altri non sono un pericolo, un non vaccinato non è un pericolo per gli altri. La propaganda lo trasforma in un untore, la realtà è diversa, e manzoni ci ha insegnato parecchio sui nostri errori, raccontandoci la vicenda della Colonna Infame.

Ivan Catalano

PS: sono in attesa di sapere quando verrò audito.

DDL770: modifiche al ruolo del medico, di AIFA e sulla propaganda

Dopo aver trattato negli scorsi post il tema dell’Anagrafe Vaccinale e del principio di precauzione, oggi vorrei prendere in considerazione del ruolo del medico, di AIFA e la propaganda sui vaccini nelle scuole.

In quest’ultimo pacchetto di modifiche, che presenterò mediante emendamenti ai senatori, chiederò le seguenti modifiche:

  1. rafforzamento del principio per cui il medico curante è tenuto al segreto professionale in merito ai dati raccolti con l’anagrafe vaccinale ed è responsabile del monitoraggio a lungo termine delle reazioni avverse, questo per poter consentire una farmacovigilanza attiva e una raccolta statistica significativi di dati post vaccinazione, in merito alle reazioni avverse. In questo modo si responsabilizza la figura del medico curante e si destinano risorse per l’adempimento delle sue funzioni. 
  2. abrogare la presenza di diritto di AIFA in tutti i procedimenti di lite giudiziaria per danno da vaccino, inserita nel decreto Lorenzin e non abrogato dal ddl770,
  3. eliminare la propaganda vaccinale dalle scuole. Il testo di legge infatti prevede che vengano predisposte delle ore dedicate alla propaganda vaccinale per gli studenti.

Nel prossimo post pubblicherò gli emendamenti che intendo proporre ai senatori in versione integrale. Li invierò direttamente alla Senatrice, nonché relatrice del provvedimento, e alla commissione sanità.

Ivan Catalano

DDL770: Il principio di precauzione

Dopo aver trattato nello scorso post il tema dell’Anagrafe Vaccinale, oggi vorrei prendere in considerazione una lacuna del provvedimento: l’assenza del principio di precauzione.

Con il termine principio di precauzione, o principio precauzionale, si intende una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche sulla gestione delle questioni scientificamente controverse. (Wikipedia)

Per permeare il testo di questo principio, specialmente nel tema dei vaccini dove la comunità scientifica è molto dubbiosa, occorre modificare alcuni parti del testo, per questo proporrò degli emendamenti, ai senatori, che:

  1. Innanzi tutto eliminino il concetto di “Copertura Vaccinale“. Questa dicitura considera sufficiente, nonché necessaria, la sola puntura, la sola somministrazione del farmaco per risolvere il problema delle malattie infettive, in coerenza con la teoria dell’immunità di gregge vaccinale. Non solo questa è scorretta dal punto di vista scientifico, la puntura non garantisce l’immunità, ma non tiene conto delle condizioni del paziente prima della vaccinazione, esponendolo a dei rischi inutili. Quindi occorre parlare di “Immunizzazione” e non di copertura vaccinale;
  2. elimini tutta la parte riguardante la lotta alla riluttanza vaccinale, tale lotta infatti può porre dubbi di legittimità costituzionale. In questo modo si risparmiano anche delle preziose risorse. il principio di precauzione è completamente conforme all’articolo 32 della costituzione che prevede limitazioni alla libertà di scelta in materia sanitaria, secondo principi di proporzionalità e di tutela della dignità e della salute del singolo.
  3. inseriscano gli esami pre-vaccinali nella profilassi vaccinale. Occorre inserire nel testo questa previsione che ha il fine di tutelare la salute del vaccinando. Una corretta vaccinazione, basata sul principio di precauzione inoltre, prevede una corretta anamnesi del paziente per limitare i rischi di reazioni avverse;
  4. dicano quando è possibile ricorrere alla vaccinazione, in quanto, essendo una pratica ad alto rischio soggettivo e non standardizzabile, deve essere usata solo in casi estremi. Per questo occorre precisare che per malattie curabili non è necessario inserire un obbligo vaccinale. Rimane l’obbligo solo per le malattie più gravi da un punto di vista di rischio biologico;
  5. inseriscano il limite dei 3 anni di età sotto la quale non si dovrebbe vaccinare onde evitare inutili rischi di reazioni avverse comprese quelle più gravi che possono anche condurre alla morte per SIDS dell’infante, il quale tra l’altro non ha nemmeno un sistema immunitario ancora ben formato. In questo modo si aumenta l’efficacia della vaccinazione in termini di immunizzazione abbattendo i rischi di reazioni avverse legate al periodo infantile;
  6. vengano esclusi dalla vaccinazione coloro che risultano già immunizzati e che sia tolto l’obbligo vaccinale lasciandolo di norma facoltativo. L’obbligo sarebbe limitato negli ambiti nel quale si ha un reale rischio biologico con dei poteri di chiusura degli spazi pubblici. Se c’è vero rischio si chiudono gli spazi pubblici non si creano discriminazioni per l’ingresso;
  7. vengano usati i vaccini monovalenti e monodose, nonché quelli più puri è in ottemperanza del principio di precauzione, in quanto questa rientra tra le misure anche raccomandate dalla commissione di inchiesta uranio impoverito e vaccini.

Ivan Catalano

DDL770: Analisi dell’Anagrafe Vaccinale

L’Anagrafe Vaccinale è stata introdotta dall’articolo art. 4-bis del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 31 luglio 2017, n. 119, con lo scopo di creare una banca-dati dei vaccinati, per ottenere in tempo reale le percentuali di copertura per coorte di nascita e territorio, e per sanzionare coloro che non si sottopongono alle vaccinazioni. Questa anagrafe però è stata gestita in modo davvero imbarazzante, in quanto i dati personali riguardanti i bambini sono stati scambiati senza il rispetto della privacy, tra scuole, ASL, e tra persone che non avevano titolo all’interno degli istituti scolastici al fine di segregare i bambini non vaccinati ed escluderli. Questa anagrafe, benché non censurata nel suo utilizzo dal garante della privacy, a mio avviso rappresenta una vera e propria schedatura in piena violazione dei dati personali sanitari. Questa schedatura viene ripresa nel DDL770 all’articolo 4. Nel disegno di legge non si fanno passi avanti anzi, si cambia nome e la si rende di più facile compilazione ed utilizzo senza minimamente interessarsi della tutela dei dati.

Io credo che l’anagrafe vaccinale può essere utile nella misura in cui non rappresenta una schedatura, ovvero quando i dati in esso contenuti siano ad uso esclusivo, in via integrale, del titolare dei dati e al limite del medico curante, mentre in forma anonima per coloro che vogliono fare ricerche e statistiche.

Per questo motivo ho predisposto una serie di emendamenti, che pubblicherò nella loro interezza più avanti e che darò ai senatori della commissione sanità, e che puntano a:

  1. realizzare un’anagrafe vaccinale nazionale popolata dei dati, riguardanti le vaccinazioni, già contenuti nel fascicolo sanitario nazionale, questo per evitare di creare un nuovo database duplicato;
  2. definire che l’accessibilità a questi dati viene concessa in modalità integrale solo al titolare dei dati e al medico curante mente in forma aggregata a tutte le amministrazioni che ne fanno richiesta per i motivi descritti nel provvedimento;
  3. avere la possibilità di integrare l’anagrafe con i dati della farmacovigilanza c.d. attiva;
  4. dare attuazione alla raccomandazione della commissione di inchiesta uranio e vaccini della scorsa legislatura in merito all’immagazzinamento dei dati vaccinali militari all’interno del FSE civile.

Stay tuned

Ivan Catalano

Annunciata la petizione per chiedere un fondo sanitario per i militari malati

Buongiorno a tutti.

Martedì 25 settembre 2018, è stato dato l’annuncio in Aula alla Camera dei Deputati, del deposito della mia petizione, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, per l’istituzione di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i militari malati.
Durante le indagini della Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito della Legislatura 17°, di cui sono stato Vicepresidente, sono stati molti i racconti di militari, che una volta ammalati di patologie di cui non c’è stato riconoscimento di causa di servizio, si sono ritrovati soli a dover sopravvivere abbandonati dalle istituzioni. Lo scopo di questo Fondo è quello di dare assistenza sanitaria ai militari malati e ai famigliari.

La petizione riprende una mia proposta emendativa elaborata durante il mio mandato elettorale nella scorsa legislatura.

La potete leggere qui: Testo della petizione

Ivan Catalano

Una nuova commissione di inchiesta sulle morti militari

Buongiorno a tutti.

Ieri, venerdì 20 luglio 2018, è stato dato l’annuncio in Aula alla Camera dei Deputati, del deposito della mia petizione per chiedere una nuova commissione di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano in patria, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, così come in teatro di missione all’estero, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, da somministrazione di vaccini e da inquinamento elettromagnetico. La relazione finale della Commissione della scorsa legislatura ha concluso i lavori lasciando dei margini di lavoro alle commissioni future. Inoltre la commissione della passata legislatura ha chiesto alla comunità scientifica e all’Istituto Superiore di Sanità di effettuare studi sulla base dei dati raccolti dall’attività della sua attività.
A tal fine propongo ai membri della Camera dei Deputati un testo di proposta di legge di cui chiedo alla commissione competente di affrontarne la discussione.

La potete leggere qui: Testo della petizione

Ivan Catalano

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