All’inizio di questo mese ho letto una agenzia dell’ansa che titolava così: “Auto elettriche inquinanti se energia non è verde“. Quest’affermazione mi ha lasciato un po’ basito. Leggendo l’articolo apprendiamo che nello studio, “Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles” della Yale University, è stato calcolato che, per l’equivalente della CO2 emessa nell’intero ciclo di funzionamento dei veicoli, comprendendo sia la fabbricazione degli stessi che la produzione dell’energia con cui vengono fatti funzionare, l’Italia si colloca in una zona intermedia, con un valore equivalente di 170 g/km di CO2 che è comunque molto più alto rispetto ai diesel e ai benzina. Lo studio è vecchio, ormai ha ormai 6 anni. Dispiace vedere che l’Ansa abbia dato credito ad uno studio che scredita l’elettrico, facendo pensare al lettore che sia vantaggioso, se e solo se green in tutto, quando invece l’ENEA poco tempo fa, ha pubblicato uno studio del tutto analogo, ma con risultati opposti, ovvero che l’elettrico (ma sopratutto l’ibrido) convengono sempre in termini ambientali ed energetici.
Da miei calcoli inoltre ho dedotto che, la trasformazione di un veicolo da endotermico ad elettrico, mediante il #DecretoRetrofit, conviene ancora di più.
La strada è questa seguiamola con buonsenso e non correndo dietro alle dichiarazioni dei produttori di veicoli.
Ivan Catalano
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